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Il Consiglio UE concorda una posizione su una serie di misure aggiornate per un settore vitivinicolo dell'UE competitivo e pronto per il futuro

giovedì 19 giugno 2025

Il Consiglio UE concorda una posizione su una serie di misure aggiornate per un settore vitivinicolo dell'UE competitivo e pronto per il futuro

Trovato l`accordo presso il Consiglio europeo per il futuro del vino europeo

Oggi i rappresentanti degli Stati membri in seno al Comitato speciale Agricoltura (SCA) hanno approvato il mandato negoziale del Consiglio su un pacchetto di misure volte a rafforzare la competitività e la resilienza del settore vitivinicolo dell'UE. Le misure sosterranno il settore vitivinicolo riducendo l'eccesso di offerta, migliorando la resilienza climatica, semplificando l'etichettatura, ampliando la flessibilità delle piantagioni e stimolando le economie rurali attraverso il turismo enologico.

Le nuove misure aiuteranno il settore ad adattarsi ai mutati modelli di consumo, a gestire il potenziale produttivo e a sfruttare nuove opportunità di mercato. Inoltre, le norme aggiornate garantiranno che il settore vitivinicolo dell'UE continui a sostenere le zone rurali creando opportunità di lavoro e sostenendo le economie rurali.

Il Consiglio concorda con gli obiettivi generali della proposta della Commissione, che tiene conto delle raccomandazioni del gruppo di alto livello sul vino. Tuttavia, il Consiglio propone una serie di modifiche per migliorare il testo.

La Commissione ha proposto una serie di norme armonizzate per la commercializzazione di prodotti innovativi, quali i vini a ridotto contenuto alcolico o senza alcol. Il Consiglio concorda con la proposta della Commissione di utilizzare il termine «senza alcol» se il titolo alcolometrico del prodotto non supera lo 0,5 %. Tale dicitura sarebbe accompagnata dalla menzione «0,0 %» se il titolo alcolometrico non supera lo 0,05 %. Per i prodotti a ridotto contenuto alcolico (superiore allo 0,5 % ma inferiore di almeno il 30 % al titolo alcolometrico minimo della categoria prima della dealcolizzazione), la Commissione UE propone il termine «alcol light». Tuttavia, il Consiglio ritiene che tale termine non sia appropriato in alcune lingue dell'UE e che possa indurre in errore gli utenti. Il Consiglio propone invece di utilizzare il termine «a bassa gradazione alcolica» per questa categoria.

Il Consiglio concorda con la proposta della Commissione di estendere la durata delle campagne promozionali finanziate dall'UE nei paesi terzi da tre a cinque anni, al fine di garantire una migliore promozione dei vini europei all'estero e sbloccare opportunità di mercato. Il Consiglio suggerisce di migliorare ulteriormente il testo consentendo che il sostegno dell'UE alle misure di promozione e informazione copra al massimo il 60 % dei costi. Gli Stati membri potrebbero concedere pagamenti nazionali fino al 30 % e i pagamenti nazionali e dell'UE combinati non supererebbero l'80 % delle spese pertinenti.

Gli Stati membri ritengono inoltre che il vino destinato all'esportazione dovrebbe essere esentato dall'obbligo di includere sull'etichetta l'elenco degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale richiesti per il mercato interno dell'UE. Il Consiglio propone questa esenzione al fine di ridurre gli oneri amministrativi per i produttori che esportano e devono anche conformarsi alla legislazione in vigore nei paesi terzi.

La flavescenza dorata è una malattia delle piante che rappresenta una grave minaccia per la produzione vinicola. Solo la prevenzione e la gestione possono contribuire a contenerla, poiché non esiste una cura una volta che la vite è stata infettata. Per prevenirne la diffusione, il Consiglio introduce misure di sostegno volte a combatterla, tra cui monitoraggio, diagnostica, formazione, comunicazione e ricerca.

Il Consiglio chiarisce inoltre che l'uso del vino rosato è consentito nel caso di prodotti vitivinicoli aromatizzati regionali aggiuntivi rispetto alla proposta della Commissione, al fine di soddisfare la nuova domanda dei consumatori e in linea con la necessità di innovazione dei prodotti.

Con questo accordo, la presidenza del Consiglio è pronta ad avviare i negoziati con il Parlamento europeo, una volta che quest'ultimo avrà concordato la sua posizione.